The Book of Love #1
Tempo di lettura: 2 min.
Musica e radio.
È da questo connubio che parte l’idea di far conoscere i dischi in cui, ovviamente, è contenuta la musica ma anche la radio che ci piace.
La radio fatta come una volta, in cui i disc jockeys facevano fisicamente girare i dischi sul piatto e influenzavano gli adolescenti fornendo loro un “mondo” a cui “appartenere”, attraverso la musica.
Quella musica che univa elementi degli afro-americani e dei bianchi, quella musica che ha cambiato per sempre la percezione che gli adolescenti avevano di loro stessi. Il ROCK AND ROLL.
“Jumpin’” George Oxford, animo mite nato in una famiglia del Sud, nel 1955 era un DJ con 18 anni di esperienza che, davanti al microfono, si incendiava parlando il “JIVE” (lo slang degli afro-americani) e passando la musica dei “Neri”. Anche quei brani che, per via dei doppi sensi a sfondo sessuale, le altre radio non passavano. Alla KSAN di San Francisco non interessavano queste cose, se un brano era bello… era da trasmettere.
Il 1955 fu l’anno in cui – negli Stati Uniti – la paranoia del Comunismo era al suo apice e, a causa del senatore Joe McCarthy, molti artisti che si pensava fossero legati agli ambienti comunisti furono letteralmente perseguitati.
Cruisin’ 1955
L’auspicio e il messaggio della rivista Billboard all’inizio dell’anno fu: “Keep pop alive in ‘55” (NDR: il r’n’r evidentemente non piaceva agli adulti). La versione di Jumpin’ George era “Be alive in ‘55”.
Il disco (che potete gustare, seppur in formato digitale, tramite il link al fondo dell’articolo) contiene la registrazione di una trasmissione che venne mandata in onda proprio quell’anno. Nonostante i brani siano ormai dei classici immortali sembra quasi, ascoltandoli, di tornare indietro nel tempo.
Il modo talvolta confidenziale e in altri momenti esagitato (quasi selvaggio!) del DJ che introduce i brani ci riporta ad un periodo di spensieratezza e ottimismo, e quasi ci sembra di ascoltare queste canzoni come se fosse la prima volta (ancora, e ancora e ancora…).
E come se fossimo dei “teenagers” ci entusiasmiamo con “Rock Around the Clock” di Bill Haley & the Comets, sospiriamo pensando alla ragazza del banco di dietro e sogniamo di ballare con lei “Heart Angel” cantata dai Penguins.
“Hi, old Jumpin’ George here on KSAN ‘till 5 o’clock, tryin’ once again to rock-you and roll-you to satisfy your soul-you!!!!!!
Il vostro affezionato Houserockin’ di quartiere…
Christian Passarella
© One Two Three Four 2019 All Rights Reserved
2 pensieri su “The Book of Love #1”